Terzo appuntamento a SCD Studio, la galleria perugina specializzata in fiber art e arte tessile dove si alternano progetti di artisti contemporanei internazionali, incontri, workshop e laboratori.
Sabato 30 marzo inaugura “Appesi a un filo” l’installazione modulare site specific di Elham M. Aghili: la fiber artist italo-iraniana cresciuta tra i fili e i colori dei tappeti persiani crea complessi ed articolati giardini tessili, metafore delle molte istanze della contemporaneità. Una flora resa con meticolosa precisione, capace di sbocciare da qualsiasi anfratto, di crescere rigogliosa da radici immaginarie infiltrate in muri senza crepe, in pavimentazioni senza buche.
Una natura composta di moduli sempre uguali a se stessi (come lo sono, in effetti, le piante di una singola specie) che però si scompone e ricompone diversamente ogni volta, dando vita a inaspettate scenografie. Così la Aghili rappresenta la forza della vita che vince ogni limite, supera ogni confine, riscatta l’abbandono; così racconta la società contemporanea in cui le culture si intrecciano e si contaminano generando inedite composizioni umane – colorate, vivaci, innovative. Nondimeno così racconta anche le fragilità del nostro tempo liquido, dominato dai cambiamenti, da un futuro incalzante che spodesta velocemente il presente e dimentica troppo spesso il passato, artefice di un’umanità in movimento dalle radici corte e dalle poche sicurezze, che, come i girasoli, si muove alla ricerca di nuovi equilibri, inseguendo il sole, promessa di vita e di prosperità.
Siamo, tutti, appesi a un filo, appunto, benché nella frenesia delle nostre vite se ne smarrisca sovente la consapevolezza. Eppure è proprio quel filo che superata la propria esile natura, diventa continuità, legame, forma: e qui il filo diviene anche sintesi dell’esperienza personale dell’artista, divisa – e moltiplicata – dalla doppia cultura di cui è figlia.
Attraverso il filo – incerto e provvisorio – che diventa materia – solida e radicata – l’artista rintraccia e definisce i contorni della propria identità.(Barbara Pavan)
Elham M. Aghili, nata in Italia, di origini persiane, dopo gli studi liceali a Teheran ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
La sua installazione Invasioneintegrazione esposta a Tramanda Fiber Art Exhibition a Chieri presso il Museo Tessile è stata selezionata tra le Top5 della Chieri Young Fiber Contest – Marialuisa Sponga Award.
Tra le ultime partecipazioni:
- È qui il paradiso Galleria L’Ariete Arte Contemporanea Bologna, a cura di Eleonora Frattarolo;
- L’amore è trasparente Rapolano Terme, a cura di Emanuele Giannetti e Yu Wang;
- alla Fondazione Zucchelli di Bologna in occasione della Bologna Design Week;
- Miscellanea alla Galleria ArteKyp Modena.
- Ad ottobre 2018 l’installazione Per filo e per segno è allestita ad Amatrice nell’ambito del progetto Sine qua non in occasione della 14 Giornata del Contemporaneo.