A due anni dal sisma che ha sconvolto questa terra, nel difficile processo di ricostruzione in atto, ci siamo domandati quale sia la condizione o le condizioni fondamentali per ricucire un tessuto sociale strappato in maniera così profonda dalla catastrofe.
E’ certamente necessario ripartire dalla edificazione degli spazi ma è altrettanto indispensabile rigenerare le dinamiche relazionali tra le persone. La trasformazione dell’‘abitazione’ in ‘casa’ – resa perfettamente dalla differenza di significato tra i vocaboli inglesi ‘house’ e ‘home’ – è uno dei difficili passaggi da attuare.
Intrecciare legàmi, tra gli individui e tra l’individuo e i luoghi è il solo modo per traghettare questa terra dalla memoria al futuro.
Restare qui. Produrre qui. Venire qui. Agire e interagire con il territorio è la conditio sine qua non affinché un borgo non diventi solo un insieme di strutture ma ‘comunità’.(Barbara Pavan)
Il progetto
Ognuno degli artisti e delle artiste invitat* a partecipare ha allestito una delle unità prefabbricate del Villaggio con opere di fiber e textile art. Attraverso questo intervento site specific un luogo anonimo dell’abitare si trasforma in uno spazio del vivere.
Poiché la rinascita dei territori non può prescindere dalla possibilità delle persone di realizzarvi i propri sogni, il progetto artistico diventa speranza, l’auspicio di una ricostruzione fatta di opportunità, sviluppo e crescita sociale, culturale, produttiva di tutta la comunità